Quartiere Borgo Lambro
📆 16 ottobre 2023, alle ore 21.00 – 📍 Centro Scout, Vai Baden Powell 5
L’incontro è rivolto al coinvolgimento degli abitanti del quartiere Borgo Lambro.
Dopo una breve introduzione a cura dei tecnici del Centro Studi PIM, l’incontro sarà organizzato sottofroma di tavolo partecipativo.
Il PIM, insieme ai tecnici comunali e ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale, coordineranno le sessioni di lavoro: insieme ai cittadini che lo abitano, si cercherà di analizzare i caratteri urbanistico/territoriali e le criticità del quartiere, oltre a raccogliere suggerimenti e proposte progettuali utili ai fini della redazione della Variante generale al PGT della Città di Melegnano.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare
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Galleria immagini di alcuni momenti dell‘evento partecipativo








E’ possibile lasciare un commento sull’evento, sottoporre domande o chiarimenti ai relatori dei tavoli tematici.
Basta compilare il form sottostante.
La presentazione pubblica del documento di indirizzo per la variante al PGT e le tavole partecipative dei cittadini nei quartieri, sono una iniziativa lodevole, seppur doverosa.
Nelle macro strategie si parla molto di sviluppo economico, a mio avviso in modo contradditorio e discutibile, e assai poco e in modo confuso di giustizia sociale e di benessere delle persone. Giustizia e benessere sociale non inteso solo economico, bensì il piacere e la soddisfazione dei cittadini di abitare e vivere in un ambiente che amano e di cui hanno responsabile cura: una città ed un ambiente attraente ed invitante, solidale, armonico e sostenibile. Vivere in un ambiente bello, salubre e coinvolgente rende le persone socialmente migliori ed è contagioso. Ho l’impressione che l’orientamento dell’Amministrazione stia andando purtroppo nella direzione opposta. La presentazione generale al Castello, di quartiere e le domande dei questionari proposti ne sono una preoccupata dimostrazione.
Manca una visione di come dovrebbe essere Melegnano nei prossimi anni. Manca un progetto economico-sociale sostenibile per la Comunità melegnanese, come è confuso il ruolo che essa dovrebbe avere nel territorio dell’area SUD-EST di Milano, un ruolo che andrebbe condiviso con i comuni adiacenti.
Guardandola dall’alto come dal suo interno, vedo una Melegnano caotica, inquinata, costosa, sprecona, trascurata, incivile, disorientata e quasi rassegnata, più destinata a diventare una città dormitorio costituita da pendolari, un parco divertimenti, un satellite dipendente da Milano, che una città viva e attiva, capace di prendere in mano le proprie bellezze, le proprie tradizioni e le numerose potenzialità che offre, valorizzarle e renderle fruibili ed accessibili a tutti, nell’interesse generale sociale ed economico comune e dell’intero territorio.
Voglio ancora sognare e guardare lontano. Lasciare alle generazioni future una società e un ambiente migliore, consapevoli che dovranno fare altrettanto, è doveroso. Immagino Melegnano bella, accogliente, invitante, solidale, sostenibile e ben amministrata. Non è un processo facile; è impegnativo e richiede tempo, ma possibile se, cogliendo l’occasione delle varianti al PGT, si iniziasse a lavorare per costruire un progetto futuro comune condiviso, con scelte non opportunistiche ma responsabili, coinvolgenti, sagge e lungimiranti, per il bene comune.
Seguo perciò l’invito fatto dall’architetto Urbanista nell’incontro al Borgo per proporre alcune idee personali e copiate altrove (es. Carpiano, Bra, Castelbuono, Agordo, Alessandria, Parma, ecc), mantenendo una visione globale della città come un tutt’uno inscindibile.
Ad esempio:
– Lambro con le sue rive fruibili, luoghi di benessere e di aggregazione, parti integranti e valorizzanti della cittĂ e del benessere generale
– tutte le ciclabili a raso, piĂą larghe, senza barriere ed ostacoli, funzionali anche per andare al lavoro fuori cittĂ
– no a nuovi supermercati e centri commerciali. Al contrario incentivare i negozi, che hanno un ruolo economico sostenibile, ma anche una essenziale utile funzione sociale (per anziani, relazioni sociali, sicurezza, ecc.)
– eliminare marciapiedi e ogni ostacolo sui percorsi pedonali (lampioni, cartellonistica verticale, transenne ….) adottando la segnaletica orizzontale a raso
– individuare aree pubbliche libere da destinare a: per es barriere boschive lungo la Binasca, giardini, parchi e parcheggi sostenibili e usufruibili
– piazze, piazzali, cortili anche privati, viali, marciapiedi e parcheggi con pavimentazioni filtranti ed alberati, anche per i parcheggi ed i piazzali pubblici e privati delle zone artigianali e industriali
– considerare anche strade, piazze, cortili, parcheggi e piazzali non filtranti, suoli consumati quanto quelli edificati
– le periferie (Montorfano, Pallavicina, Cipes) hanno pari dignitĂ con il centro cittĂ , pertanto devono avere maggior considerazione ed integrazione sociale ed urbanistica, per esempio declassando la Via Emilia e la Via per Santangelo in strade interne cittadine
– prevedere almeno con le nuove costruzioni, anche industriali, sistemi di raccolta delle acque piovane, per usi non potabili.
– prevedere appositi spazi funzionali e decorosi per il deposito dei rifiuti, per ogni condominio
– gli immobili e i luoghi pubblici devono rappresentare un biglietto da visita accogliente per chiunque
– prevedere appositi spazi (rientranze) per fermate autobus, per evitare inutili code
– conservare e valorizzare i monumenti, i luoghi storici e panoramici della CittĂ
– le associazioni culturali, sportive e ricreative, come pure la scuola, sono una ricchezza sociale, educativa e formativa per la comunitĂ . Mettere a disposizione spazi e strutture adeguate, funzionali e funzionanti, sono un investimento lungimirante
– per le nuove concessioni edilizie prevedere, a pagamento parziale degli oneri di urbanizzazione, la compensazione in appartamenti a valore di costo, da concedere in locazione alle famiglie bisognose
– mantenere e incentivare il recupero delle aree industriali/artigianali esistenti, per offrire opportunitĂ lavorative alternative in loco
– le eventuali aree industriali, in particolare per trasporti e logistica, devono prevedere parcheggi e servizi adeguali per autisti e camion all’interno delle stesse aree aziendali
– pensare, in accordo con i comuni confinanti, la realizzazione di strutture di utilitĂ pubblica comune (impianti e/o centro sportivo, scuole, strutture sociali e culturali, …)
– fabbricato lungo il Lambro adibito a laboratori/botteghe artigianali e spazi di ritrovo.
– non consentire nuove abitazioni, edifici pubblici e impianti sportivi in aree ad alto rischio di inquinamento atmosferico ed acustico
– acquisire tutto il castello
Grazie per il prezioso contributo e i tanti temi e criticitĂ da lei evidenziate.
E’ questo lo spirito con il quale è stato avviato il percorso partecipativo del PGT.